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STRETEGIE DIDATTICHE PER DSA a cura di Beatrice Rigodanzo – Pedagogista

I Disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) sono ormai entrati a far parte della nostra quotidianità, ma di che cosa si tratta? Vediamo di comprenderlo in modo semplice ma chiaro, soffermandoci su alcune strategie utili nel lavoro didattico.

I DSA, o Disturbi Specifici dell’Apprendimento, come afferma lo psicologo Giacomo Stella, sono dei disturbi del neuro-sviluppo, dove il bambino presenta delle difficoltà isolate e circoscritte in alcune abilità (lettura, scrittura, calcolo), in una situazione però di norma a livello scolastico globale e di sviluppo intellettivo, lasciando intatto il funzionamento cognitivo generale e in assenza dunque di deficit sensoriali.

Questi disturbi possono essere raggruppati in diverse categorie in base alla difficoltà riscontrata:

  • Dislessia – disturbo specifico della lettura
  • Disortografia – disturbo specifico della scrittura
  • Disgrafia– disturbo specifico della grafia
  • Discalculia – disturbo specifico dell’abilità di numero e di calcolo


Come riportato dai dati dell’ANSA, “i casi di dislessia, disgrafia e discalculia tra gli studenti italiani sono quintuplicati dal 2010 al 2019 (dallo 0,9% al 4,9%). Parliamo di 298.114 bambini e ragazzi che hanno avuto una diagnosi certificata di Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) nel 2019”. Questa importante crescita dei numeri manifesta, di conseguenza, la richiesta di un considerevole lavoro da parte delle figure educative. Infatti, non sempre è facile comprendere come poter aiutare questi ragazzi durante l’intero percorso scolastico. È indispensabile per questo adottare alcuni accorgimenti e utilizzare strategie didattiche specifiche.

Ogni studente presenta un proprio stile di apprendimento, fondamentale durante l’intero percorso di studi. Per rendere efficace l’apprendimento di un alunno DSA è fondamentale concentrarsi sulle sue caratteristiche individuali e prevedere una didattica inclusiva, che gli possa permettere di utilizzare nel migliore dei modi le strategie e abilità che possiede. Perché questo avvenga deve essere sempre tenuta presente l’unicità del soggetto, valorizzandone le diversità. Inoltre, è importante che ci sia partecipazione, apertura e dialogo nella relazione alunno-insegnante.

Per i DSA è consigliato utilizzare uno stile di apprendimento multisensoriale, che permetta di imparare attraverso diversi canali (vista, tatto, udito).

Ogni tipologia di DSA richiede l’utilizzo di diversi strumenti compensativi e strategie personalizzate, in base alla difficoltà e alle caratteristiche individuali dello studente.

Ecco alcuni spunti per supportare uno studente DSA in modo proficuo e utile per lui:

utilizzare dispositivi elettronici (registratore, sintesi vocale, libri digitali) che spesso vengono utilizzati come facilitatori, poiché possono essere utilizzati da parte dello studente anche in maniera autonoma;

semplificazione delle consegne e del materiale stesso da parte degli insegnanti e ripetizione degli step da svolgere, poiché una visione più rapida e chiara dei concetti per uno studente DSA può essere indispensabile per lo svolgimento del compito;

– utilizzare il canale visivo: anche la presentazione grafica ha la sua importanza, per questo motivo si può ricorrere all’utilizzo di immagini e concetti chiave riconoscibili velocemente da parte dello studente (per esempio evidenziando le parti fondamentali o raggruppando gli argomenti attraverso tabelle e grafici);

– creare un setting ottimale per lo studente, limitando il più possibile le distrazioni esterne;

– utilizzare strumenti compensativi mirati, ovvero strumenti digitali e non, che aiutino lo studente a compiere quelle azioni in cui è limitato o svantaggiato (calcolatrice o formulari, tabelle riassuntive, glossari, sintesi vocale, programmi di video-scrittura).

ripassare e ripetere in modo costante quanto appreso precedentemente – è importante per rinforzare i concetti e fissarli.

L’elenco delle strategie utilizzabili potrebbe essere ancora molto lungo, poiché ogni alunno DSA è diverso e apprende in modo personalizzato; come afferma Giacomo Stella “la dislessia non è una porta murata, ma una porta chiusa a doppia mandata. Per aprirla bisogna trovare la chiave giusta”.

Bibliografia

Cos’è la dislessia | AID Associazione Italiana Dislessia (www.aiditalia.org)

Disturbi apprendimento per 300 mila studenti in Italia – Sanità – www.ANSA.it

Strategie di inclusività educative e didattiche a scuola (www.nonsolopedagogia.it)

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